Le radici della Cooperativa Sociale Comici Camici sia dal punto di vista culturale che metodologico si possono rintracciare nella decennale appartenenza alla Federazione Internazionale Ridere per Vivere, come Società Cooperativa Sociale “Ridere per Vivere Lazio” (2004 – 2016), il cui metodo originale fondante, denominato Comicità è Salute, ha permesso negli anni di contribuire alla crescita, sperimentazione, e divulgazione sul territorio Italiano della Gelotologia (disciplina che studia la relazione tra il fenomeno del ridere e la salute) e delle sue applicazioni in ambito sociale, culturale, sanitario.

Consideriamo l’essere umano nella sua totalità, come un microcosmo fatto di pensieri, emozioni, anima e corpo, inserito nel macrocosmo della società di appartenenza, in cui elementi fondamentali risultano essere le relazioni e le interazioni con la comunità. In quest’ottica riteniamo che lo stato di “salute” e di “malattia”, sia in termini psico-fisici che sociali, siano diretta conseguenza di uno stato di equilibrio o disequilibrio fra questi elementi. Sposiamo la concezione di A.Seppilli, che nel 1966 ha rielaborato il concetto di salute dato dall’OMS nel 1948: “La salute è una condizione di armonico equilibrio, fisico e psichico, dell’individuo, dinamicamente integrato nel suo ambiente naturale e sociale” e, aggiungiamo noi, spirituale.
Così, partendo dagli studi scientifico-antropologici più all’avanguardia (Antropologia Biosociale, PsicoNeuroEndocrinoImmunologia, Nuove Scienze) che dimostrano la validità terapeutica (individuale e sociale) delle emozioni positive, la Cooperativa assume una visione olistica della persona e della comunità ed opera informazione, formazione, prevenzione e terapia partendo dalla necessità di guardare all’essere umano come una complessa unità, sempre in relazione con la comunità di appartenenza e la realtà esterna.
In quest’ottica, pur essendo pienamente consapevoli che la sofferenza ed il dolore appartengono alla condizione umana e ne sono fondamentale esperienza, soprattutto in termini di crescita della consapevolezza, siamo altrettanto certi che essi non rappresentano lo stato naturale dell’essere umano, che è quello della salute nella sua più ampia accezione, e vadano considerati come elementi di passaggio da metabolizzare e superare per ripristinare un equilibrio che necessariamente sarà positivo.
Tra le emozioni positive, in grado di mutare anche radicalmente assetti patologici (sia in senso psicofisico che sociale), il ridere è una delle più potenti forme di espressione, in particolare se coniugato con l’amore ed il senso della comunità.
Desideriamo quindi focalizzare l’attenzione su quanto di positivo vi sia nella vita, sul “gaudium”, la gioia, il godimento, il piacere, il senso di libertà, il coraggio di vivere, cioè su quelle emozioni ed esperienze, che rendono la vita un’avventura degna di essere portata a termine e che questo termine, la morte, sia la naturale conclusione di un ciclo e, probabilmente, l’inizio di un altro.

La VISIONE della Cooperativa ha sue ricadute importanti sia all’interno che all’esterno della compagine stessa;
nel corso del tempo sono apparsi chiari alcuni valori che è importante ribadire come fondamentali:
ASCOLTO, FIDUCIA, CONTATTO che si traducono in

• Terapeuticità delle emozioni positive: Crediamo che le emozioni positive non siano un semplice corollario nel processo di cura di un essere umano, ma che influiscano fortemente nel suo percorso di terapia e guarigione. Questa nostra convinzione si innesta, trovandone conferme, in un terreno ricco di studi, ricerca e validazioni scientifiche internazionali.
  I supporti scientifici servono dunque a sostanziare una visione ed un approccio che guarda alle emozioni positive in senso terapeutico, riabilitativo e relazionale, nel segno della valorizzazione della parte gioiosa dell’esistenza: è basilare per noi mantenere un approccio positivo verso la realtà, lavorando consapevolmente per il bello, il bene e l’amore.
• Accoglienza: intesa come attenzione, valorizzazione di sé e dell’altro, nel rispetto delle reciproche differenze e dei bisogni della comunità in cui si opera, aprendosi al confronto e alla crescita che da esso deriva.
• Servizio: mettere al servizio della comunità tutta le proprie competenze, la professionalità, per favorire la crescita personale, accompagnare momenti di vita fragili, offrire supporto in situazioni di disagio, affinchè l’essere umano torni in possesso delle proprie risorse e si riavvicini all’equilibrio necessario per il proprio benessere.
• Rispetto: Assieme alla consapevolezza dell’immenso potere delle emozioni positive esiste il richiamo alla valorizzazione di uno spazio etico che ci indica quanto sia importante rispettare profondamente chi incontriamo: le sue emozioni, convinzioni, le scelte, le appartenenze, la fase di vita che sta attraversando. Il rispetto così inteso origina da uno dei principi cardini propri del clown: l’umiltà di intenti e di condizione, che concede la grazia di poter stare vicino a chi soffre, in modo istintivo e puro.
• Formazione: Riteniamo questo un caposaldo della nostra vision, poiché dalla solida formazione discendono direttamente l’alta qualità del lavoro svolto, la forte deontologia professionale, la ricerca sempre vitale degli strumenti più accurati per entrare in relazione con l’altro in situazione di disagio. La formazione così intesa rappresenta per noi una tutela della relazione d’aiuto, garantendo parimenti l’evoluzione artistica e la crescita umana e professionale dei nostri Clown Dottori, nel rispetto dei valori fondanti della nostra compagine.
• Amore per il Sapere: l’informazione circolare è una forma basilare di crescita e consapevolezza. Sentiamo forte la vocazione verso la divulgazione, la ricerca e la sperimentazione degli ambiti di intervento della Gelotologia, perseguendo uno scambio che arricchisca l’Essere Umano.